Cystolepiota Singer 1952
Specie tipo
Cystolepiota constricta Singer 1952
Principali caratteri distintivi
Carpofori pochissimo carnosi, submembranacei, di taglia piccola (simili a Lepiota).
Cappello pruinoso, farinoso, pulverulento.
Lamelle libere al gambo.
Gambo pruinoso, spesso con anello lanoso fugace, perlopiù dissociato sul margine del cappello e in zona anulare.
Sporata bianca, bianco-crema.
Spore lisce, da ellissoidali a subfusiformi, senza poro germinativo, destrinoidi e non destrinoidi, non metacromatiche.
Basidi normali, non tozzi, con Q maggiore di 2,5, senza pseudoparafisi sferopeduncolati.
Epicute di tipo epitelio, con sferociti (a ife sferiche, subsferiche-piriformi labili, non catenulate).
Giunti a fibbia presenti.
Delimitazione
Il genere Cystolepiota è distinto da Lepiota per la superficie pileica pruinosa, pulverulenta, non squamosa, con epicute di tipo epitelio, con sferociti, a ife più o meno sferiche labili.
Lepiota ha il cappello squamoso, con epicute di tipo tricoderma, trico-imeniderma. Pulverolepiota, genere molto simile e anch’esso con cappello e gambo fortemente pulverulenti, è distinto per l’epicute di tipo plectocutis, a ife alquanto irregolari a forma di puzzle, per le spore finemente punteggiate, metacromatiche, e per l’assenza di giunti a fibbia. Echinoderma ha il cappello con squame irsute, conico-piramidali, costituite da ife sferiche-ellissoidali catenulate, saldamente unite in catenelle. Anche il genere Cystoderma è con cappello e gambo pruinosi, farinosi, ma in questo genere le lamelle sono annesse-adnate al gambo.
Ecologia
Funghi saprofiti a crescita terricola, nell’humus dei boschi, sia di latifoglie che di conifere, nei canaloni molto umidi, sotto cespugli, tra foglie in decomposizione, perlopiù in zone calde e antropizzate, nei parchi, giardini, ecc.
Commestibilità - Tossicità
Tutte specie da considerare non commestibili, oppure tossiche come le specie del genere Lepiota.