Pulverolepiota Bon 1993
Specie tipo
Pulverolepiota pulverulenta (Huijsman) Bon 1993
Principali caratteri distintivi
Carpofori quasi membranacei, pochissimo carnosi, di taglia piccola (simili a Lepiota).
Cappello notevolmente pulverulento.
Lamelle libere al gambo.
Gambo fioccoso, pulverulento.
Sporata bianca, bianco-crema.
Spore finemente punteggiate, ellissoidali, cilindrico-ellissoidali, senza poro germinativo, con endosporio metacromatico.
Basidi normali, non sferopeduncolati, con Q uguale o maggiore di 2,5, senza pseudoparafisi.
Epicute di tipo plectocutis, anche con sferociti (a ife irregolari, a forma di puzzle).
Giunti a fibbia assenti.
Delimitazione
Il genere Pulverolepiota si di distingue dai generi vicini per il cappello e gambo fortemente pulverulenti, con epicute di tipo plectocutis, a ife alquanto irregolari a forma di puzzle, e per le spore finemente punteggiate, con endosporio metacromatico.
Strettamente correlati con cappello pruinoso sono i generi Cystolepiota è Leucocoprinus. Il primo si distingue per l’epicute di tipo epitelio, a ife più o meno sferiche labili, le spore lisce e non metacromatiche. Il secondo per il margine del cappello perlopiù striato-plissettato, le spore lisce, spesso con poro germinativo, e per la presenza di pseudoparafisi subsferici tra i basidi.
Ecologia
Funghi saprofiti a crescita terricola, nell’humus dei boschi, nei canaloni molto umidi, sotto cespugli, tra foglie marcescenti, perlopiù in zone calde e antropizzate, nei parchi, giardini.
Commestibilità - Tossicità
Da considerare non commestibili o addirittura tossiche come le specie del genere Lepiota.