Phylloporus rhodoxantus (Schweinitz) Bresadola 1900
Sinonimi:. Phylloporus pelletieri (Léveillé) Quélet
cappello: 3-8 cm, inizialmente emisferico, poi convesso, appianato, a volte depresso; margine inizialmente leggermente involuto poi disteso, a volte sinuoso lobato; cuticola asciutta, finemente vellutata, di colore bruno rossastro, bruno scuro, bruno ocra.
lamelle: da largamente adnate a decorrenti, rade, con numerose anastomosi formanti spesso degli pseudo pori asportabili, giallo, giallo oro.
gambo: 3-6 x 0,5-2 cm, a volte eccentrico, cilindrico, attenuato alla base, pieno, inizialmente pruinoso, con apice spesso striato, di colore giallo ocra, bruno rossastro.
carne: soda, giallastra, rosso vinoso sotto la cuticola, odore fungino, sapore dolce.
spore: in massa ocra bruno, fusiformi, lisce, 3-5 x 10-13 µm.
habitat: in boschi di latifoglie; estate, autunno.
Osservazioni: questa specie rappresenta l’anello di congiunzione tra i funghi a lamelle e quelli a tubuli. La sistematica moderna la inserisce, giustamente, nella famiglia delle Boletaceae, dove tutte le altre specie sono con i tubuli, questo perché tutte le caratteristiche del P.pelletieri sono tipicamente da boleto (Xerocomus) ad eccezione delle presenza di lamelle anastomizzate che però sono asportabili come i tubuli nei boleti.
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